mercoledì 30 settembre 2009

Lettera al Prefetto firmata dai sindaci del comprensorio di Tricase

Qui di seguito è riportata la lettera indirizzata al Prefetto e controfirmata oggi 30.09.09 dai sindaci di Tricase, Andrano, Alessano, Montesano Salentino, Miggiano, Specchia, Tiggiano, Gagliano del Capo, Casarano, Diso, Taurisano.

Oggetto: Vertenza occupazionale Gruppo Adelchi
Lettera al Sig.Prefetto da parte dei sindaci del comprensorio di Tricase.

Avendo seguito da vicino lo stato di agitazione del personale Adelchi che da giorni manifesta per sollecitare una possibile soluzione della vertenza che li vede coinvolti e che oggi ha organizzato una imponente manifestazione fortemente partecipata per le vie della città; al fine di individuare soluzioni che garantiscano l’attuale assetto occupazionale, nonché a tutelare l’impianto economico del territorio notoriamente a forte caratterizzazione calzaturiera e per evitare un forte stato di tensione sociale derivante dal pericolo della perdita di salario da parte di oltre 500 lavoratori, tornano a far voti alle Autorità Istituzionali competenti perché si facciano carico della problematica e cerchino risoluzioni idonee a scongiurare il paventato pericolo di un inasprimento della situazione lavorativa del Basso Salento, anche ricorrendo a misure straordinarie in deroga alle vigenti leggi in materia di lavoro.

In particolare, avendo appreso dalla stampa che il Gruppo Adelchi avrebbe approntato un Piano di rilancio industriale con l’intendimento di consegnarlo il Prefettura il 2 ottobre p.v., chiedono a S.E. il Prefetto di Lecce di volersi fare interprete presso l’Impresa affinché il Piano venga consegnato in data odierna; ciò, in considerazione della gravità della situazione che potrebbe sfociare in comportamenti estremi con seri rischi per l’ordine pubblico e con l’obiettivo, quindi, di porre fine alle
manifestazioni di protesta e soprattutto porre fine al disagio, anche fisico, del gruppo di lavoratori che da giorni vive sui tetti del Palazzo Municipale in situazione di precarietà e di rischio.

Si sottolinea, inoltre, quanto segnalato (nota allegata) dall’INPS, circa la mancata presentazione da parte dell’Azienda dei modelli per la richiesta della erogazione della Cassa Integrazione relativa ai mesi di agosto e settembre, indispensabili per i pagamenti.

Dalla Residenza Municipale Palazzo Gallone lì 30/09/2009
Ufficio Comunicazione

Seguono le firme dei sindaci di Tricase, Andrano, Alessano, Montesano Salentino, Miggiano, Specchia, Tiggiano, Gagliano del Capo, Casarano, Diso, Taurisano

Crisi Adelchi. Tra proposte ed eventuali azioni


«Uniti per vincere, facendo quadrato». Questo è il messaggio che ieri sera è venuto fuori dalla riunione d’emergenza avvenuta a Palazzo Gallone. Presenti i lavoratori Adelchi, sindacati e 11 sindaci in rappresentanza di quelle famiglie sparse nei 50 comuni del Sud Salento, vittime della “crisi”.

L’incontro è stato un momento chiarificatore dove sono convogliate da più parti svariate proposte, a cui però nella tarda serata è mancato la stesura di un documento scritto che portasse a una soluzione concreta dell’attuale vertenza.
C’è chi ha caldeggiato una riqualificazione professionale degli operai, favorendo una maggiore defiscalizzazione a favore delle imprese del sud, chi ha proposto un tavolo tecnico tra proprietà, rappresentanti lavoratori e Regione Puglia, altri hanno chiesto di risolvere l’occupazionabilità degli operai con l’assunzione all’interno delle strutture pubbliche comunali, alcuni invece hanno suggerito di andare direttamente a Roma per presentare la questione sui tavoli del ministro dell’economia affinché fossero applicate quelle misure straordinarie a cui solo il governo centrale è abilitato.

Una faccenda spinosa a cui non se ne riesce a venirne a capo. Gli operai sostengono che nella gestione dell’attività Adelchi ci sia “molto fumo nelle occhi”: la proprietà dichiara palesemente la sua mancanza di liquidità. Per aprire i cancelli non bastano solo 15 milioni di euro. Ci sarebbe anche il problema dei 35 milioni di euro da versare al fisco, una vera e propria spada di Damocle che pesa sull’intera impresa e che ha avuto ripercussioni sull'attuale situazione dei cassintegrati.

“Problemi” a cui i lavoratori credono molto poco e che smontano, uno dopo l'altro, con ragionevoli motivazioni. Poco chiara è l’azione della proprietà nell’assegnare le commesse a piccole ditte piccole del Capo di Leuca esterne al gruppo (es. Aldopar di Casarano), come pure la scelta di attuare una politica di forte esternalizzazione del processo produttivo in differenti paesi del mondo. Prima in Albania, oggi in Etiopia e in Bangladesh. Senza parlare poi della misteriosa leggenda che riguarda il “brevettoaffidato a aziende esterne al gruppo che stanno realizzando la nuova produzione con i macchinari della Crc.

L’arrivo del sindaco di Tricase, Antonio Musarò, sugli ultimi aggiornamenti del caso è stato un fulmine a ciel sereno. Il sindaco giungendo direttamente dal Prefetto ha comunicato all’enorme platea che affollava la sala consiliare di Palazzo Gallone che Adelchi venerdì presenterà il piano industriale a favore di 600 lavoratori in cassa integrazione. E per molti si è accesa una flebile speranza.

Nel frattempo gli 11 sindaci hanno firmato spontaneamente l’appello degli operai e hanno promesso piena partecipazione alla manifestazione avvenuta questa mattina alle 9:00. Alla protesta hanno aderito parte dei commercianti, che hanno abbassato le saracinesche dei loro negozi al passaggio del corteo, come gesto di condivisione di “una lotta giusta”. L’obiettivo della scesa in piazza è di dare rappresentanza non solo all’emergenza Adelchi ma a tutte quelle realtà manifatturiere del Salento che pur non essendo all’onor delle cronache sono tacitamente in crisi economica e occupazionale.

martedì 29 settembre 2009

Firmato il protocollo per la riqualificazione del porto di Tricase


Il dado è tratto. Il comune affida in subconcessione la gestione del porto di Tricase. Sottoscritta questa mattina la convenzione tra l’esecutivo di Musarò e la società privata “Marine Italia Srl guidata dall’amministratore delegato Giovanni Minguzzi. Il contratto durerà fino al 31 dicembre del 2012 con la possibilità di rinnovarlo per altri sei anni.

Presenti alla conferenza stampa le Fiamme Gialle, la Capitaneria di porto, l’ing. Vito Ferramosca, responsabile all’ambiente, i rispettivi sindaci di Tricase e di Andrano, Antonio Musarò e Carmine Pantaleo e infine il rappresentante della società vincitrice del bando.
In linea con il programma di sviluppo regionale, il porto di Tricase è stato individuato come un porto di secondo livello che la Regione intende potenziare e qualificare in quanto rappresenta uno dei porti che per storia e collocazione paesaggistica ha tutte le carte in regola per costituire uno dei principali approdi di offerta diportistica della Regione. «La nostra amministrazione» – dice il comunicato stampa del primo cittadino di Tricase – «è talmente convinta che questa fosse la strada da perseguire che, nel mese di giugno, ha promosso un bando pubblico per selezionare un soggetto privato con il quale avviare una collaborazione per raggiungere l’obiettivo di qualificare il porto di Tricase».
Dunque Tricase sarà la prima cittadina del Sud Salento a aderire a questa iniziativa sperimentale che dovrà, secondo l’impegno sottoscritto, realizzarsi entro il 2011.

La società in questione, già avvezza nella ristrutturazione delle strutture diporto nel Nord Italia, durante il dibattito ha già annunciato i suoi primi obiettivi: riqualificare il porto esistente valorizzando e collaborando con le professionalità locali, aumentare gli attuali 120 posti per diportisti locali che di passaggio passando agli eventuali 500-600 posti barca, aprire un tavolo con la Capitaneria di porto del luogo al fine di stabilire le prossime linee guida per eliminare le cattive abitudini consolidate a causa di una mancata gestione ferrea dell’ambiente portuale.

L’idea è piaciuta particolarmente al sindaco di Andrano, Carmine Pantaleo che ha strizzato l’occhio alla proposta di creare “una rete di approdi” lungo tutta la fascia costiera che va da Castro fino a Castrignano, dichiarando «la volontà di unirsi al progetto già intrapreso dall’Amministrazione tricasina».

Fonte: «Nuovo Quotidiano di Puglia» del 30/09/2009

domenica 27 settembre 2009

Tricase premia i suoi intellettuali


Giovedì sera è avvenuta presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone la cerimonia di premiazione organizzata dalla Società di Storia Patria della sezione di Tricase, a favore di alcune personalità del territorio salentino che si sono particolarmente distinte nel campo degli studi e dell’attività sociale.
Oltre alla autorità locali erano presenti al convegno il gotha della giurisprudenza, della letteratura e della ricerca: il presidente Corte d’Appello di Lecce, Mario Buffa, il procuratore della Repubblica Cataldo Motta, il preside della facoltà di giurisprudenza dell’ateneo salentino Raffaele De Giorgi, l’ex rettore dell’Università del Salento, prof. Donato Valli, il prof. Alfredo Quaranta, il prof. Hervé Cavallera e il noto giurista avv. Vittorio Aimone.

L’incontro si svolto in due momenti. Nel primo c’è stata la presentazione del volume “Leucadia”, una testimonianza storica e culturale dedicata appunto sul Capo di Leuca. Il volume collettaneo gode della collaborazione di più studiosi impegnati amorevolmente nella loro ricerca e nello studio per questo territorio.
Lo scopo della pubblicazione è dare un ritratto meticoloso del passato del Capo di Leuca: si passa a un’analisi documentata movimenti sociali del Sud nel periodo post-unitario, a una descrizione sulla situazione sanitaria tricasina dell’‘800 culminata poi nell’istituzione dell’Ospedale “Cardinal Panico” di Tricase, lo studio sul pensiero del poeta vernacolare Gianluigi Lazzari, la leggendaria storia del piroscafo affondato in prossimità del porto di Marittima fino a arrivare allo studio patrimoniale-artistico che caratterizza questa striscia di territorio: la chiesa del Gonfalone di S. Eufemia, la chiesa di San Nicola a Specchia e le antiche vestigia della “Leuca piccola” di Barbarano.
Nel corso della tavola rotonda è stata anche annunciata l’omonima pubblicazione di una rivista semestrale. Prevista inoltre l’uscita di altri due volumi della stessa collana.

Nel seconda parte del convegno sono invece state consegnate le targhe al merito a prof. Donato Valli, al prof. Alfredo Quaranta, al prof. Salvatore Cassati e al prof. Giovanni Cosi per il loro impegno civile, sociale e politico. Ognuno di loro, chi nel campo della letteratura, chi nella ricerca d’archivio, chi nel campo della formazione e dell’educazione, ha contribuito a ricostruire con i loro studi tracce di un passato che sarebbe andato perduto. In ultimo è stato conferito la targa al merito al brillante penalista Vittorio Aimone per aver per aver sostenuto, malgrado le avversità di noti studiosi come Salvemini, la fondazione del consorzio universitario dell’ateneo salentino e per aver favorito il risanamento stradale della litoranea Tricase-Leuca.