domenica 31 gennaio 2010

Omaggio a Mozart. Appuntamento concertistico


Tricase - Straordinario appuntamento concertistico promosso dall’amministrazione comunale di Tricase presso la Sala del Trono di Palazzo Gallone. Questa sera alle ore 19.00 si svolgerà infatti l’esibizione intitolata “Omaggio a Mozart”, uno dei più importanti eventi culturali per tutti gli amanti della buona musica.

Per l’occasione è previsto un duo d’eccezione: il “Sax-Piano Duodei Maestri Francesco Loiacono e Alessandra Stallone che proporranno per questa serata, un piacevole excursus sulla carriera di Mozart.
Un vero e proprio genio con la G maiuscola che riuscì a convogliare nel proprio lavoro i diversi stimoli che provenivano dal resto d’Europa, subendo nel corso della sua carriera un’evoluzione artistica straordinaria passando da sonorità rococò a tonalità quasi romantiche.
La manifestazione è giunta alla V edizione grazie all’impegno dell’associazione W. A. Mozart” il cui obiettivo è divulgare tramite concerti l’arte musicale, in particolare quella dell’artista viennese.

L’assessore alla Cultura, Nunzio Dell’Abate, con queste parole ha espresso il suo più vivo apprezzamento per la realizzazione dell’evento: «Ho deciso di appoggiare da vicino l’iniziativa sia per il suo elevato spessore artistico sia perché costituisce un must della programmazione culturale del comune. Del resto, è intenzione di questa amministrazione programmare con linea di continuità una serie di manifestazioni ed eventi che possano rimanere nel tempo ed essere segno indelebile di impegno e passione verso la cultura».

Alfredo de Giuseppe esce dal Pd e ritorna al Pes


Tricase - «Esco subito dal Pd per non fare e farmi danno: la politica è una cosa da affrontare ogni giorno con una certa coerenza, non è una guerra fra bande armate, né può essere solo la base di affermazioni personalistiche, non può ridursi al vuoto ideale per i rigurgiti ancora presenti di due vecchi partiti, poi divisi in altre sottofazioni, e poi degenerate sul senso di potere assoluto». Senza mezzi termini, Alfredo De Giuseppe, consigliere di opposizione, dichiara a bruciapelo l’epilogo finale con il centrosinistra e il ritorno alla sua lista civica con cui era stato eletto, il Pes.

Una decisione riflettuta e derivata dalla sua breve esperienza di tesserato iniziata all’inizio del mese di luglio 2009. Nella nota, De Giuseppe spiega le motivazioni del suo abbandono causate, per lo più, dalla mancata condivisione della dialettica piddiana, della modalità con cui è avvenuta e della confusa organizzazione dello stesso partito.
Troppe le lacerazioni interne, pleonastiche le assemblee di partito nelle quali non veniva «mai discusso del futuro, mai analizzato le misure adottate dal governo della destra, sia nazionale che locale. Mai una parola su Berlusconi né una su Musarò».
Ma le parole di insoddisfazione diventano più caustiche in riferimento ai coordinamenti di partito a livello regionale, provinciale e cittadino. Organi definiti dal consigliere come una «conta di maggioranze e minoranze, ma senza alcun potere decisionale sulle scelte del partito. Anche a livello comunale». Vano infatti è stato il suo tentativo di creare un organo direzionale per snellire la struttura partitica, progetto che, a suo parere, è stato immediatamente bloccato dal pullulare dei circoli rispettivamente nella frazione di Lucugnano e poi in quella di Tricase.

Ma tra il consigliere e il Pd si arriva ai ferri corti con la scelta della candidato per le prossime regionali. I rimpalli continui dei vertici e le faide delle periferie partitiche lo inducono ad allontanarsi dal gruppo. «Un progetto nato male, digerito peggio e gestito con la testa rivolta al passato» precisa De Giuseppe e di cui lascia intendere di averne avuto abbastanza.
Pur dichiarando ampio sostegno al candidato Vendola, Alfredo De Giuseppe esce ufficialmente dal Pd e rientra nella lista civica del Pes, continuando la sua azione politica di opposizione all’esecutivo Musarò per la realizzazione del bene comune cittadino.

sabato 30 gennaio 2010

Mezzo milione di euro dalla Regione per la scuola elementare di Depressa

Lavori - Finanziato il recupero dell'edificio scolastico

Tricase - Grazie al piano di investimenti della Regione Puglia di circa 3 milioni di euro stanziati per l’ambito territoriale dei Servizi scolastici della Provincia di Lecce, Tricase, uno dei 15 comuni partecipanti, usufruirà dell’investimento di circa 500 mila euro.

Il suddetto finanziamento è rivolto alla creazione e riqualificazione di nuove strutture e servizi sociali nel territorio. In questo caso, il progetto esecutivo presentato dall’ente comunale fa riferimento ai lavori di manutenzione straordinaria dell’ex scuola elementare sita nella frazione di Depressa di Tricase.

Per la vecchia scuola fatiscente infatti è previsto un recupero totale dell’edificio che secondo il piano di zona diventerà ben presto una struttura per minori in affido.

L’assessore con delega alle Politiche Sociali, Claudio Pispero compiaciuto commenta l’esito della vicenda: «Mi sono speso molto per questo progetto affinché venisse approvato e sono più che soddisfatto del risultato ottenuto». «Al momento, il piano è in via di definizione» aggiunge l’assessore alle Politiche Sociali «ma avrà piena esecuzione giovedì prossimo al tavolo istituzionale dell’Ambito territoriale della Provincia di Lecce». La conferma ufficiale infatti renderà immediatamente operativo il progetto, dando, a breve, l’avvio dei lavori.

Fonte:«Nuovo Quotidiano di Puglia» del 30/01/2010

venerdì 29 gennaio 2010

“Tecuntunucuntu”: dialogo tra tradizione e modernità


Tricase - La spensieratezza di un tempo e la bellezza di tramandarla alle nuove generazioni. È questo il senso di “Tecuntunucuntu”, la sezione di racconti popolari organizzata dall’amministrazione comunale di Tricase nell’ambito della rassegna di teatro contemporaneo, per i ragazzi e cantastorie e laboratori denominata “Contemporanea...mente”. Un ricco programma che vede partecipe all’iniziativa illustri artisti locali del Capo di Leuca come Ippolito Chiarello, Pasquale Santoro, Valentina Distante, Giuseppe Semeraro, Giorgia Bagliavo, Luigi Botrugno, Davide Arena, Angelo Litti e tanti altri.

L’ultimo appuntamento con le grandi narrazioni popolari sarà organizzato domani sera, 30 gennaio alle ore 21:00 all’interno del Teatrotenda di “Due Lune” presso il rione di Sant’Eufemia. Protagonista di questa serata sarà proprio Leone Marco Bartolo, messinese di nascita ma dal 2002 salentino di adozione.
Il suo stile artistico è una fusione delle due culture (quella di origine - sicula e d’arrivo - salentina) che si alternano al suono della sua voce e della chitarra con quella del violino, dell’organetto e del tamburello.

L’idea di questa rassegna è nata, come ha reso noto l’assessore alla Cultura, Nunzio Dell’Abate, dalla volontà di «allietare grandi e piccini per l’intera stagione invernale sino alle soglie dell’estate». Per la sezione “Tecuntunucuntu” infatti è stata ideata per rievocare le ricchezze di un retroterra narrato attraverso i “cunti”, dando spazio ad una serata di un sano e coinvolgente divertimento sia per grandi che per piccoli. Un’iniziativa singolare che ha il merito di voler valorizzare le tradizioni culturali di un territorio affinché il loro bagaglio non vada disperso.

In ricordo della Shoah, la rassegna “Dialoghi della memoria”


Tricase – In collaborazione con l’IISS di Tricase-Alessano, l'Amministrazione comunale di Tricase, come è tradizione, organizza per oggi pomeriggio, 29 gennaio alle 18.30 , la II edizione della rassegna Dialoghi della memoria”, una manifestazione legata al ricordo della Shoah. A darne notizia sono il Sindaco della città, Antonio Musarò e l'assessore alla Cultura, Nunzio Dell'Abate.

Taglio del nastro sarà la mostra fotografica-documentaria “Antigiudaismo e Antisemitismo nel Salento dal Medioevo al secondo Dopoguerra”, e la proiezione del documentarioMemorie dal Buio” curato da Luigi del Prete, presidente dell’associazione “Moschettini”.
A seguire sarà istituita una tavola rotonda. Previsti i saluti delle autorità e gli interventi di Paolo Pisacane dell’APME di Nardò, di Maria Rosaria Tamblè dell’Archivio di Stato di Lecce, di Cristina Martinelli dei Presidi del Libro di Casarano, di Ercole Morciano della Società Storia Patria di Tricase. In più sarà presentato in anteprima “Itinerari della Memoria”, un percorso turistico curato dagli allievi del Professionale di Tricase. Successivamente la discussione sarà allietata da un momento musicale e recitativo intitolato “Dialoghi in Concerto”. L’arpa di Rebecca Cappilli e alcune letture interpretate dall’attore Donato Chiarello del teatro “Calandra” faranno da sottofondo alla proiezione delle foto di Auschwitz- Birkenau “Gli ebrei a Tricase Porto e Santa Maria al Bagno”. A chiusura del convegno, è prevista la degustazione di un buffet ebraico preparato dall’Ipssar “A. Moro”di Santa Cesarea Terme.

L’assessore alla Cultura, Nunzio Dell’Abate ha così commentato il palinsesto a ricordo degli eccidi dell'Olocausto: «In una cornice di musica, teatro e gastronomia la manifestazione “Dialoghi della memoriavuole essere un confronto e una riflessione per le nuove generazioni affinché a queste siano trasmesse le esperienze di cittadinanza attiva e di educazione alla legalità». «L’intento» aggiunge l’assessore «è sia quello di ricordare il grande slancio umanitario che i nostri conterranei hanno profuso nei confronti dei profughi ebrei sia quello di lanciare le basi di un percorso turistico-religioso-culturale comune a tutti quei paesi che si distinsero per l’accoglienza».

mercoledì 27 gennaio 2010

La scomparsa - Fedeli in lutto per la morte di don Antonio


Tricase - È nel primo pomeriggio di ieri, stroncato da un improvviso malore, che è venuto mancare Don Antonio Ingletto, punto di riferimento per l'intera comunità tricasina.

Ordinato sacerdote il 15 luglio 1956, don Antonio ha iniziato il suo ministero sacerdotale nella chiesa di San Nicola di Tricase Porto fino al 1982, anno in cui dovette sostituire don Tonino Bello, nominato vescovo alla fine di ottobre dello stesso anno.
Divenuto parroco della Chiesa madre ci rimase fino al 2001 quando decise di diventare padre spirituale della Confraternita della Chiesa di San Michele Arcangelo.

I parrocchiani lo ricordano come un prete umile ma fedele e gioioso testimone dell’amore di Dio. Uomo di preghiera profonda, era continuamente presente tra la gente. Ha sempre avuto un’attenzione particolare ai confratelli, in particolare anziani e ammalati, sostenendo i più poveri nei momenti difficili con aiuti concreti.

Fonte:«Nuovo Quotidiano di Puglia» del 15/01/2010

domenica 24 gennaio 2010

«Sono stato raggirato». Non era vero: denunciato


Tricase - Finge di essere stato raggirato da una compagnia telefonica ma i Carabinieri di Tricase scoprono l'inganno e così alla fine il protagonista della vicenda è stato denunciato per tentata truffa e calunnia.

Lo scorso mese di settembre S.P., un 47enne del posto, si era presentato presso gli uffici del Comando dei Carabinieri dove aveva denunciato di aver ricevuto una cartella esattoriale relativa a mancati pagamenti di un servizio di telefonia mobile. Davanti agli agenti l’uomo aveva dichiarato che contattando il gestore telefonico proprietario di quell’utenza cellulare, aveva appreso che godeva di un contratto di fornitura di servizi radiomobili intestato a suo nome e da lui stesso firmato.
S. P. aveva dichiarato però di non conoscere quel numero di telefonia mobile indicato nella cartella esattoriale e, pertanto, aveva deciso di sporgere denuncia al gestore telefonico per truffa, acquisizione e utilizzo illecito dei suoi dati personali.

I militari hanno subito avviato le indagini al fine di poter risalire a chi, illecitamente, aveva fatto utilizzo delle generalità del denunciante falsificandone la firma. Acquisito il contratto contestato i Carabinieri sono risaliti all’agente che, per conto del gestore di telefonia, aveva stipulato il contratto. Il responsabile, titolare di un centro di servizi per la telefonia con sede a Lecce, non ha esitato a riconoscere il contratto che, lui stesso, aveva fatto sottoscrivere consensualmente a S.P. perché quest’ultimo aveva dimostrato l’intenzione di cambiare operatore telefonico e, per questa ragione, si era rivolto al suo centro servizi.
Ulteriori accertamenti hanno verificato che non solo la documentazione in possesso dell’agenzia di servizi era regolare e corretta ma la firma apposta sul contratto era per giunta autentica. E non basta. Il numero di telefono che S.P. dichiarava di non conoscere era lo stesso che il gestore di telefonia aveva temporaneamente attivato a suo nome nell’attesa della portabilità.

Alla luce di quanto emerso durante le indagini, S.P. è stato denunciato in stato di libertà alla magistratura per reato di tentata truffa e calunnia ai danni dell’operatore telefonico.

Fonte:«Il Nuovo Quotidiano di Puglia» del 23 gennaio 2010

martedì 19 gennaio 2010

Festa di San Sebastiano a Tricase. I vigili urbani ricordano il loro patrono


Tricase - Oggi, mercoledì 20 gennaio, si rinnova l’ormai tradizionale appuntamento della festa del Corpo della Polizia Municipale, che cade come sempre nel giorno di San Sebastiano.

San Sebastiano martire patrono dei Vigili Urbani, proclamato da Papa Pio XII, visse a Roma nel IV secolo. Aveva il comando della prima corte durante l'impero di Diocleziano e perché cristiano fu fatto legare a un palo in mezzo all'accampamento dove fu saettato dai soldati e poi battuto con il flagello finché non esalò l'ultimo respiro.

Il programma per questa giornata particolare si aprirà con la Santa Messa celebrata alle 9,45 dal parroco Don Andrea Carbone. Successivamente nella Sala del Trono del Castello dei Principi Gallone ci sarà il saluto del Sindaco, Antonio Musarò e dell'assessore alla Polizia Municipale, Vito Zocco.

lunedì 18 gennaio 2010

Assemblea pubblica con i cittadini terminata con i cori di protesta degli operai Adelchi


Tricase – I panni sporchi si lavano in casa. Con la cittadinanza. È questa l’innovativa forma di comunicazione del Sindaco Antonio Musarò. Ha istituito un’assemblea pubblica in cui ha fornito un quadro generale svolto finora dal suo esecutivo. Due ore e mezza di rendicontazione in cui il primo cittadino ha dato anche alcune spiegazioni riguardo il lungo periodo di travaglio tra le componenti partitiche causato solo per motivi di mera “consultazione elettorale”.

Nel contesto finanziario invece è stato illustrato il progressivo aumento dei mutui contratti attestabili a fine 2009 a 5550 mila con l’incremento della rispettiva rata d’ammortamento di ben 1.047.000 €.
Molto sforzi sono stati attuati in direzione dell’ambito delle attività produttive: è stata avviata una nuova disciplina delle deroghe per l’obbligo di chiusura domenicale e festivo, favorita la creazione di nuove attività imprenditoriali e istituiti lo Sportello Agricolo e l’“Ufficio Europa” per mettere a conoscenza dei finanziamenti messi a disposizione a favore dei cittadini.

Per ciò concerne il recupero delle strutture pubbliche, la giunta ha permesso l’agibilità del palazzetto dello sport, il recupero della “Chiesa Nuova” e l’idoneità antincendio del vecchio tribunale costata alle casse comunali circa 30.000 €, struttura ancora priva però di alcuni servizi indispensabili come impianti telefonici e di luce elettrica. Chiave di svolta è stata la scelta di esternalizzare la gestione del porto turistico, mettendo fine a una annosa diatriba finanziaria riguardo le concessioni demaniali.
Ma l’esecutivo si promette anche nel corso di questa legislatura di recuperare l’archivio ACAIT rendendolo non solo un contenitore di memoria ma anche un luogo di ritrovo per eventi culturali. In più conta l’avvio di un’adeguata informatizzazione di tutti gli uffici comunali, potenziando in particolar modo l’ufficio relazioni con il pubblico.

Al momento del dibattito però sono seguite alcune proteste degli operai Adelchi i quali hanno bacchettato l’amministrazione per il mancato sostegno non solo nel corso dell’assemblea ma anche nei tavoli di Provincia, Regione e a Roma della causa Adelchi. Accuse rigettate dall’esecutivo che ha precisato di essere stato sempre solidale alla lotta da loro condotta che rischia, in questo particolare periodo pre-elettorale di essere oggetto di strumentalizzazione politica.

Fonte:«Diciamo» anno IV n°84 del 23.01.2010

E la super-pestanaca va in fiera per due giorni

La Rarità - È un tubero introvabile sul mercato...dalle qualità insospettabili

Tricase - Abituati a vedere al supermercato verdure e tuberi che non superano i 7 o 10 cm, ci sembrerà qualcosa di straordinario venire a sapere che esistono delle super-pestanache lunghe ben 45 cm. Come quelle del signor Pasquale De Marco, di madre tiggianese e di padre tricasino con alle spalle 30 anni di esperienza in agricoltura, che malgrado la crisi nel settore, cerca di mantenere ancora vive le tradizioni di famiglia.

Prodotto di nicchia, la pestanaca è una variante della più comune carota, dà il meglio di sé solo nella zona del Basso Salento compresa tra Tricase, Specchia e Tiggiano dove esige una particolare preparazione del terreno ma anche sapienza antica nella coltivazione. Infatti una delle difficoltà maggiori è quella di produrre questo tipo di semenza gelosamente prodotta dai coltivatori ma che non è purtroppo reperibile in commercio. «Il segreto per avere questi risultati è la pazienza» dichiara Pasquale De Marco «nel mantenere i terreni ben drenati e calcinati, ripulendoli dai sassi e da erbe infestanti per consentire ai tuberi di rimanere morbidi e teneri ed evitare che si spacchino, se il tempo è asciutto».

La popolarità e la storia di questo ortaggio, protagonista della rinomata fiera (domani e martedì) e associata al culto di Sant’Ippazio patrono di Tiggiano, si perde nella cultura pagana-religiosa del passato, dove alcune credenze popolari gli attribuiscono simbolicamente qualità di virilità e fertilità (di qui l’allusiva lettura della sua forma).

Ricercata per le sue qualità organolettiche, si distingue per il colore, giallo-violaceo, e soprattutto per il gusto dolce aromatico raffinato e allo stesso tempo deciso. Viene consumata cruda o cotta e usata anche come aromatizzante per le vivande di uso quotidiano. Le sue proprietà sono innumerevoli: l’alto contenuto di beta-carotene, di vitamina E, di potassio, calcio, ferro e fosforo ne fanno un ortaggio da privilegiare sulle tavole per la sua proprietà antiossidante benefica per l’elasticità della pelle, per la salute di ossa, denti e capelli.

Fonte: «Nuovo Quotidiano di Puglia» del 17/01/2010

mercoledì 13 gennaio 2010

«Il Comune ha agito sempre nel rispetto della legge»


LE REAZIONI - Si difende l'assessore Claudio Pispero, nominato nell'inchiesta della magistratura

Tricase
- La “vicenda Peluso” ha sorpreso non solo la cittadinanza ma di gran lunga anche l’esecutivo per la presenza nelle carte dell'inchiesta del nome di un assessore della giunta. «Abbiamo operato nel rispetto della legge salvaguardando unicamente l’interesse pubblico» commenta il sindaco Antonio Musarò. È di poche parole ma puntualizza lo svolgimento dei fatti, rinnovando tutta la sua stima e fiducia verso l’attuale assessore alle Politiche Sociali, Claudio Pispero. «Ci spiace non poco per quanto accaduto all’avvocato Pispero, ma non ci siamo mai interessati della società “Men in black” della quale sentiamo parlare solo ora. Posso ben dire, dopo un’approfondita ricerca a livello personale che non è mai stato affidato nessun incarico a questa società».

Pomo della discordia fu il chiosco acquistato dalla figlia di Peluso, la quale aveva presentato istanza, chiedendo l’autorizzazione di recupero dell’edificio e della zona circostante. Nell’ordinanza cautelare si parla di tre telefonate intercettate e fatte da Peluso verso Claudio Pispero. «Nel 2008» - precisa l’attuale assessore alle Politiche sociali -«avevo la delega alle Attività produttive e ho dato sempre la mia disponibilità. Sono solito ascoltare, nell’interesse della comunità, le esigenze dei cittadini. L’ho fatto per questo cittadino ma lo faccio ancora tuttora, per chi ne ha bisogno».

In sostanza, il quartiere Lavari, dove era posto il chiosco di Peluso, era un ambiente degradato socialmente e pericoloso per i più piccini. Molte infatti erano le rimostranze dei cittadini in municipio. Perciò dalla figlia dell’arrestato era pervenuta una richiesta di riqualificazione della zona e del chiosco di suo possesso. Domanda che, l’amministrazione tende a sottolineare, ha seguito un’istruzione come una pratica qualsiasi. Prima è stata sottoposta a giudizio dalla commissione edilizia poi dall’ufficio del commercio, seguita infine da una delibera di giunta verso la fine del mese di dicembre 2008.

Dunque nessun atto unilaterale da Pispero, nessuna pressione, nessun tentato atto di corruzione da Peluso. «Nelle mie tante attività ho speso tutto me stesso per lo sviluppo economico della città. Ero orgoglioso di quanto era stato fatto per la zona Lavari. All’elezioni del baby sindaco avevo sottolineato che da lì a qualche giorno i bambini avrebbero avuto un posto sicuro per giocare» replica Claudio Pispero.

Peluso agli amministratori e ai cittadini era solito presentarsi come un soggetto “redento”, che voleva voltare pagina con il passato e da buon padre di famiglia voleva migliorare la situazione economica della figliola. La necessità di bonificare la zona si è concretizzata con quell’istanza, a quel tempo unica per quella zona, che è stata formalizzata in conformità con l’iter amministrativo. «Non ho commesso nulla di penalmente rivelante né tantomeno di illecito. Ho operato secondo l’iter amministrativo nell'alveo della legittimità della legge», aggiunge l'assessore Pispero.

Fonte:«Nuovo Quotidiano di Puglia» del 13/01/2010

lunedì 11 gennaio 2010

La salute in tasca. Con Bancomed


Tricase - Niente più code o perdite di tempo. D’ora in poi la propria salute sarà contenuta tutta in una penna. A portata di mouse. Da qualche giorno è stato attivato a Tricase il servizio Bancomed. Un progetto sperimentale che consentirà all’utente di avere sempre con sé tutte le informazioni relative alla sua condizione fisica.

La propria cronistoria medica sarà, infatti, riportata su chiavetta USB dove saranno archiviati tutti i dati essenziali riguardanti la salute del cittadino (anagrafici, gruppo sanguigno, allergie, intolleranze, patologie croniche, etc.) e la sua storia sanitaria (prescrizioni, referti, radiografie, TAC, ECG, EEG, etc.) a cui l’utente potrà accedere in qualsiasi momento, in massima libertà e sicurezza, diventando anche uno strumento di sostegno al lavoro del il medico curante.
L’iniziativa mira a un miglioramento del sistema sanitario: garantire meno disagi al cittadino, diminuire gli spostamenti, sviluppare il concetto di prevenzione, accelerando i tempi di diagnosi e migliorando la qualità dell’intervento d’urgenza.

Le pen drive saranno consegnate, in una prima fase, a tutti i nuovi nati del 2009 e del 2010. Mentre per gli adulti che vorranno usufruire di questa novità dovranno recarsi presso il Centro Capsda di Tricase in via Santo Spirito 11 per avviare l’apertura del fascicolo sanitario digitale.

«I servizi rappresentano uno strumento essenziale per un corretto rapporto con il cittadino e il buon andamento degli obiettivi amministrativi di cui l’utente deve diventarne» dichiara l’Assessore alle Politiche sociali, Claudio Pispero. «E in questa logica, attraverso la tecnologia, il mio Assessorato ha deciso di aumentare l’efficienza e l’efficacia delle occasioni di contatto, rendendo il cittadino un soggetto attivo nella gestione della propria storia clinica e sanitaria».

sabato 9 gennaio 2010

Musarò va all'attacco: «Polemiche inutili e pretestuose»


Tricase - Nessuno tocchi la rassegna “Tricaseventi 2009”. Con un comunicato stampa, il sindaco, Antonio Musarò tira fuori gli artigli, bollando le critiche sulla gestione degli eventi natalizi come un’ennesima polemica sterile da parte del centrosinistra.

«Il risultato finale è più che soddisfacente, a parte le avversità atmosferiche che ci hanno penalizzato non poco» prosegue il primo cittadino, «non si ricordano rassegne natalizie di questo tipo organizzate dall’amministrazione precedente».
Secondo la nota, infatti, la decisione di spostare i gazebo da Piazza Pisanelli a Piazza Cappuccini, presa durante lo svolgimento della manifestazione, è dovuta “esclusivamente” a ragioni di viabilità.

Ma l’obiettivo, ovvero quello di valorizzare le attività commerciali cittadine, «è stato ampiamente raggiunto» secondo il primo cittadino. Una trovata ideata per conciliare l’elemento religioso con quello più “laico” della promozione turistica nonché economica del territorio. Infatti, la collocazione del mercatino nel centro storico è servita a invitare i tanti visitatori del Presepe Vivente di Monte Orco a rimanere nella cittadina per acquistare e per godersi delle attrattive organizzate dall’Assessore alla Cultura, Nunzio Dell’Abate. «Per questo scopo», prosegue la nota, «è stato allestito un servizio di navetta dal Presepe Vivente al centro, dove i numerosissimi turisti hanno potuto godere del prosieguo delle serate allietate da eventi musicali, artistici e di strada». Una collaborazione proficua con la Confartigianato, a detta dell’attuale maggioranza di governo, perché «si è rivelata un’ottima occasione di scambio e di arricchimento reciproco».

Per quanto riguarda, invece, il gesto di solidarietà nei confronti di alcune famiglie disagiate, infine, il sindaco di Tricase, precisa che «la polemica fatta dall’opposizione su questo nostro gesto di esclusiva e disinteressata generosità lascia il tempo che trova e si commenti da sé».

venerdì 8 gennaio 2010

Un antico Pd

Di quale morte perirà questo Pd? La rissa villana che si è accesa in Puglia per la contesa della candidatura regionale tra Emiliano e Vendola (ora Boccia) dimostra l’ambigua e fragile identità di questa realtà politica. Non si avrebbe nulla da ridire se la dialettica partitica fosse originata dalla passione e dall’interesse di dare il meglio di sé per questa terra. Macché! Grottesco è assistere al vistoso scialacquamento del “patrimonio di famiglia”, cioè dell’idea (tanto sponsorizzata da mister Veltroni) di un partito nuovo, fatto di cose nuove, di uomini nuovi con una pratica della politica non più legata alle tradizioni di clientela o di apparato, che furono tipiche della storia democristiana, socialista e comunista.

Finora la gente è stata trastullata dagli aspetti folkloristici della politica, sulla ripetizione continua delle liturgie anti questo e anti quello, promettendo che da qualche parte ci fosse la bacchetta magica per raddrizzare la situazione solo se si fosse votato il partito giusto.
In una situazione giudicata ingestibile con le anacronistiche logiche di sistema, quei pochi assennati della politica hanno capito che, invece, sono necessarie, anzi irrinunciabili, le larghe intese. Si sa di cosa questo paese avrebbe bisogno. Per esempio, cestinare un bicameralismo di vecchia maniera e un parlamentarismo ormai svilito dalla mancanza di libertà della scelta dei rappresentanti e in continuo sotto il ricatto dal premio di maggioranza. Questioni che costituiscono un vero handicap per il buon funzionamento di uno stato e che, nelle attuali condizioni, è incapace di soddisfare le richieste legittime dei cittadini.
Un buon politico sa che la ricerca di soluzioni misura la credibilità di una classe politica. La credibilità è, infatti, un bene prezioso e deriva sempre dall’impegno nel concreto miglioramento del sistema di convivenza, sia a livello locale che nazionale.

«Certi “inciuci” farebbero bene al paese». Parola di Massimo D’Alema che rilancia il confronto tra Pd e Pdl. Non l’avesse mai detto: c’è chi ha già urlato, inorridito, allo scandalo.
Quante ferite e lacerazioni hanno prodotto “a sinistra” i compromessi. In passato c’era “quello storico” per il quale Berlinguer venne aspramente contestato e, nonostante, questo percorso, non riuscì mai a realizzarsi, il partito dovette pagar cassa in termini di consensi elettorali. Dal ’79 in poi si assistette a una discesa vorticosa del Pci dalle cui ceneri rinacque il moderato Ulivo.
Non meno noto fu il compromesso per l’articolo 7 della Costituzione sui rapporti tra stato e chiesa votato dal Pci di Togliatti nell’Assemblea costituente. E facendo qualche passo indietro con la memoria ci sarebbe anche la famosa “svolta di Salerno” quando nel ’44 il Migliore decise di abbandonare la sua posizione antimonarchica e aprire un varco al governo Badoglio. Come non ricordare Luciano Lama all’Eur e la sua moderna teoria sul salario inteso come “variabile indipendente” o il patto sociale firmato con Ciampi. Tutte vittorie riformiste ma che costarono profonde fratture anche nel blocco del sindacato più intransigente.

Il vero problema che attanaglia l’attuale sinistra è l’azionismo radicale, spina nel fianco del Pd. Una piccola componente di élite intellettuale composta da girotondini e grillini. Un mix di puro giacobinismo di sinistra mischiato all’antipolitica che si alimenta di giorno in giorno di giustizialismo e pone continui veti per un eventuale compromesso bipartisan.
Ma la risposta dei dipietrini e dei massimalisti - puntuta come una lancia – è il solito “non possumus”: no a riforme sulla giustizia, no ad abbandoni del bipolarismo, no a leadership regionali affidate a uomini di altri partiti, no all’asse D’Alema-Letta. Come se un probabile compromesso potesse sporcare la purezza delle proprie di ideologie perché l’inciucio non viene concepito come un incontro a metà tra tesi contrapposte ma “un mercato” in cui le parti vengono meno alla purezza dei loro principi per ottenere vantaggi concreti di basso profilo.
Peccato per loro perché la storia è stata foriera di compromessi: allora la nostra Costituzione dovrebbe aver il sapore di “inciucio” perché originata da un accordo tra comunisti e democristiani.

C’è da chiedersi: ma questo azionismo radicale che si propone come alternativa a Berlusconi è pronto ad attuare patti di riforme istituzionali? Fa pensare che il rifiuto del compresso non sia altro che una scusa, un modo per sottrarsi alle reali responsabilità di governo.
«Non sono mai stato un comunista» ha dichiarato a metà degli anni Novanta in un’intervista Walter Veltroni. È vero. Perché se lo fosse stato, a quest’ora, avrebbe avuto quel lucido pragmatismo tipico di un vecchio comunista.
Stiamo ad attendere. Il tempo potrebbe ridare luce.

Fonte:«Diciamo», anno IV, n°83 del 09.01.2001

giovedì 7 gennaio 2010

Una raccolta di firme contro glI avvelenamenti

TRICASE - Tanti, troppi i cani (anche di proprietà) uccisi con il lumachicida

Il cane Billy e il cane Herman si sono salvati, ma il cane Lucky no. Il referto del veterinario parla chiaro: ucciso dalla metaldeide, un potente lumachicida ampiamente usato negli orti. Un paio di cucchiaini e il cane di turno smette di rompere le scatole. Per sempre. L’ingerimento di questo veleno provoca infatti terribili conseguenze al malcapitato animale: i primi sintomi si manifestano con la depressione sensoriale, poi la nausea, paralisi dei muscoli e infine il collasso cardiocircolatorio.

Sono tantissimi i cani avvelenati a Tricase con la stessa modalità e fatti volontariamente morire tra atroci sofferenze. L’ultimo precedente in zona risale a fine novembre 2009: la morte del cane Leòn di proprietà del signor Luigi Nicolardi denunciata ai carabinieri di Tricase con la speranza di poter risalire al responsabile. «Difficile è capire - dice il proprietario - le motivazioni che spingono certi individui a compiere atti cosi efferati: se sono mossi da pura follia o dall’incoscienza. Di certo si tratta di persone aride che non conoscono il profondo legame che unisce gli uomini agli animali».

La mano di questo “sconosciuto” ha colpito sia cani randagi che quelli posti in abitazioni private. In paese moltissime sono le persone che si sono dette indignate e che a partire da questo mese, si mobiliteranno. Saranno diffusi circa 5000 volantini di denuncia e istituita una raccolta firme affinché il Comune e i cittadini proprietari si costituiscano parte civile e si attivino immediate contromisure legislative per evitare che altri cani “innocenti” vengano nuovamente uccisi.

Ma Nicolardi pone anche un altro problema: «perché è così facile per chiunque reperire nei supermercati la lumachina, nota per la sua pericolosità perché in grado di mettere a rischio la vita dei cani, gatti e anche quella dei nostri bambini?».

Fonte:«Nuovo Quotidiano di Puglia» del 11/01/2010

martedì 5 gennaio 2010

Un presepe tra i pescatori per scongiurare lo sfratto dei "gozzi"

LA PROTESTA - Non si è fermata, neanche nel periodo natalizio, la battaglia degli abitanti di Tricase Porto

Tricase – La protesta degli abitanti di Tricase Porto sulla questione gozzi continua. Anche sotto le festività. I 40 residenti di Borgo Pescatori hanno allestito in Villa Guarini un presepe-denuncia intitolato “Gesù Bambino tra i gozzi”. Protagonista ancora Facebook che ha dato inizio alla campagna di sensibilizzazione contro lo sfratto dal bacino portuale. Sono state circa 779 le adesioni di sostenitori seriamente preoccupati per l’infausta fine delle tradizionali imbarcazioni condannate a diventare tanti tizzoni da ardere.

Il nodo della questione si è originato dalla scelta di affidare a terzi la gestione portuale che ha portato, a detta degli ex pescatori, a una situazione insostenibile. L’aumento di tariffa, se pur motivato dall’esigenza di migliorare i servizi offerti ai diportisti, pone questi ex pescatori pensionati a non supportare i costi e di conseguenza a compiere la scelta dolorosa di tirare a secco i gozzi. Ciò porterebbe non solo alla distruzione degli stessi ma a un notevole impoverimento antropologico e culturale del panorama portuale.

In sostegno alla causa degli ex pescatori scende in campo il Pd tricasino che in un comunicato stampa dimostra tutta la sua vicinanza. «La crescita delle presenze nel nostro porto e lo sviluppo dei servizi per i diportisti», prosegue la nota, «non può contemplare la sparizione di quel tessuto socio-culturale che solo la presenza dei gozzi in legno potrebbe continuare a garantire».

Vari infatti sono stati i tentativi perseguiti dall’associazione Libeccio in rappresentanza giuridica di questa categoria: l’ottenimento di un prestito bancario per far fronte alla spesa, una rateizzazione del fitto in comune accordo con l’ente comunale fino alla presentazione all’inizio dell’estate di un’istanza con cui poneva il problema e si offriva ragionevoli proposte di soluzione. Osservazioni che nel corso della discussione sul nuovo regolamento dei servizi portuali furono considerate degne di attenzione da tutti i gruppi consiliari. Peccato, però, ancora oggi, da parte dell’amministrazione non ci sia stato nessun atto concreto.

Fonte:«Nuovo Quotidiano di Puglia» del 05/10/2010

«Gazebo nel centro storico: peggio di così non poteva andare»

LA POLEMICA - Dure critiche del centrosinistra contro le iniziative natalizie organizzate dall'amministrazione, compresi i pacchi dono per bisognosi

Tricase - Epifania, tutte le feste porta via, ma non le polemiche a Tricase.
Il centrosinistra attacca sindaco e giunta comunale, criticando la superficialità con cui è stata organizzata la rassegna natalizia.
L’attuale amministrazione durante queste festività aveva avviato un programma volto a promuovere le produzioni locali, allestendo dei gazebo nel centro storico. In un comunicato stampa infatti il sindaco ribadiva l’importanza del sodalizio con la Confartigianato, descrivendola come «un’ottima occasione di scambio e di arricchimento reciproco».

Ma il centrosinistra non è dello stesso parere invece. Sin dai primi giorni della manifestazione il Pd tricasino biasimava l’approssimazione organizzativa e la scelta esteticamente infelice di collocare gli enormi gazebo nel cuore del centro storico. «Un trionfo della plastica nel salotto cittadino» dichiara Carmine Zocco. «L’impatto è stato tanto deludente per gli espositori e negativo per gli operatori del centro storico e per cittadini che si è provveduto a smontare l’allestimento dopo appena dieci giorni per trasferirlo in piazza Cappuccini in cerca di miglior fortuna» sottolinea il consigliere di opposizione.

Ma la goccia che ha fatto, per l’ennesima volta, traboccare il vaso è stata l’iniziativa in cui sindaco e giunta hanno deciso di ricorrere all’autotassazione per regalare un pacco dono ad alcuni concittadini riconosciuti come bisognosi. Un gesto, considerato dal centrosinistra, una mera “esibizione di carità” e un “expo delle proprie virtù e delle buone azioni natalizie”. Infatti l’opposizione lamenta della mancanza di un atto amministrativo o almeno di uno stanziamento straordinario nel corso della legislatura del centrodestra per alleviare lo stato dei meno abbienti. Inamovibilità dovuta allo stallo politico dell’attuale maggioranza nei mesi precedenti accompagnata, secondo la nota del centrosinistra, dalla mancanza di discrezionalità del gesto in fatto di stile e sobrietà da parte del sindaco e degli assessori.

Fonte: «Nuovo Quotidiano di Puglia» del 05/01/2010