lunedì 18 gennaio 2010

E la super-pestanaca va in fiera per due giorni

La Rarità - È un tubero introvabile sul mercato...dalle qualità insospettabili

Tricase - Abituati a vedere al supermercato verdure e tuberi che non superano i 7 o 10 cm, ci sembrerà qualcosa di straordinario venire a sapere che esistono delle super-pestanache lunghe ben 45 cm. Come quelle del signor Pasquale De Marco, di madre tiggianese e di padre tricasino con alle spalle 30 anni di esperienza in agricoltura, che malgrado la crisi nel settore, cerca di mantenere ancora vive le tradizioni di famiglia.

Prodotto di nicchia, la pestanaca è una variante della più comune carota, dà il meglio di sé solo nella zona del Basso Salento compresa tra Tricase, Specchia e Tiggiano dove esige una particolare preparazione del terreno ma anche sapienza antica nella coltivazione. Infatti una delle difficoltà maggiori è quella di produrre questo tipo di semenza gelosamente prodotta dai coltivatori ma che non è purtroppo reperibile in commercio. «Il segreto per avere questi risultati è la pazienza» dichiara Pasquale De Marco «nel mantenere i terreni ben drenati e calcinati, ripulendoli dai sassi e da erbe infestanti per consentire ai tuberi di rimanere morbidi e teneri ed evitare che si spacchino, se il tempo è asciutto».

La popolarità e la storia di questo ortaggio, protagonista della rinomata fiera (domani e martedì) e associata al culto di Sant’Ippazio patrono di Tiggiano, si perde nella cultura pagana-religiosa del passato, dove alcune credenze popolari gli attribuiscono simbolicamente qualità di virilità e fertilità (di qui l’allusiva lettura della sua forma).

Ricercata per le sue qualità organolettiche, si distingue per il colore, giallo-violaceo, e soprattutto per il gusto dolce aromatico raffinato e allo stesso tempo deciso. Viene consumata cruda o cotta e usata anche come aromatizzante per le vivande di uso quotidiano. Le sue proprietà sono innumerevoli: l’alto contenuto di beta-carotene, di vitamina E, di potassio, calcio, ferro e fosforo ne fanno un ortaggio da privilegiare sulle tavole per la sua proprietà antiossidante benefica per l’elasticità della pelle, per la salute di ossa, denti e capelli.

Fonte: «Nuovo Quotidiano di Puglia» del 17/01/2010

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