domenica 31 gennaio 2010

Alfredo de Giuseppe esce dal Pd e ritorna al Pes


Tricase - «Esco subito dal Pd per non fare e farmi danno: la politica è una cosa da affrontare ogni giorno con una certa coerenza, non è una guerra fra bande armate, né può essere solo la base di affermazioni personalistiche, non può ridursi al vuoto ideale per i rigurgiti ancora presenti di due vecchi partiti, poi divisi in altre sottofazioni, e poi degenerate sul senso di potere assoluto». Senza mezzi termini, Alfredo De Giuseppe, consigliere di opposizione, dichiara a bruciapelo l’epilogo finale con il centrosinistra e il ritorno alla sua lista civica con cui era stato eletto, il Pes.

Una decisione riflettuta e derivata dalla sua breve esperienza di tesserato iniziata all’inizio del mese di luglio 2009. Nella nota, De Giuseppe spiega le motivazioni del suo abbandono causate, per lo più, dalla mancata condivisione della dialettica piddiana, della modalità con cui è avvenuta e della confusa organizzazione dello stesso partito.
Troppe le lacerazioni interne, pleonastiche le assemblee di partito nelle quali non veniva «mai discusso del futuro, mai analizzato le misure adottate dal governo della destra, sia nazionale che locale. Mai una parola su Berlusconi né una su Musarò».
Ma le parole di insoddisfazione diventano più caustiche in riferimento ai coordinamenti di partito a livello regionale, provinciale e cittadino. Organi definiti dal consigliere come una «conta di maggioranze e minoranze, ma senza alcun potere decisionale sulle scelte del partito. Anche a livello comunale». Vano infatti è stato il suo tentativo di creare un organo direzionale per snellire la struttura partitica, progetto che, a suo parere, è stato immediatamente bloccato dal pullulare dei circoli rispettivamente nella frazione di Lucugnano e poi in quella di Tricase.

Ma tra il consigliere e il Pd si arriva ai ferri corti con la scelta della candidato per le prossime regionali. I rimpalli continui dei vertici e le faide delle periferie partitiche lo inducono ad allontanarsi dal gruppo. «Un progetto nato male, digerito peggio e gestito con la testa rivolta al passato» precisa De Giuseppe e di cui lascia intendere di averne avuto abbastanza.
Pur dichiarando ampio sostegno al candidato Vendola, Alfredo De Giuseppe esce ufficialmente dal Pd e rientra nella lista civica del Pes, continuando la sua azione politica di opposizione all’esecutivo Musarò per la realizzazione del bene comune cittadino.

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