venerdì 29 gennaio 2010

In ricordo della Shoah, la rassegna “Dialoghi della memoria”


Tricase – In collaborazione con l’IISS di Tricase-Alessano, l'Amministrazione comunale di Tricase, come è tradizione, organizza per oggi pomeriggio, 29 gennaio alle 18.30 , la II edizione della rassegna Dialoghi della memoria”, una manifestazione legata al ricordo della Shoah. A darne notizia sono il Sindaco della città, Antonio Musarò e l'assessore alla Cultura, Nunzio Dell'Abate.

Taglio del nastro sarà la mostra fotografica-documentaria “Antigiudaismo e Antisemitismo nel Salento dal Medioevo al secondo Dopoguerra”, e la proiezione del documentarioMemorie dal Buio” curato da Luigi del Prete, presidente dell’associazione “Moschettini”.
A seguire sarà istituita una tavola rotonda. Previsti i saluti delle autorità e gli interventi di Paolo Pisacane dell’APME di Nardò, di Maria Rosaria Tamblè dell’Archivio di Stato di Lecce, di Cristina Martinelli dei Presidi del Libro di Casarano, di Ercole Morciano della Società Storia Patria di Tricase. In più sarà presentato in anteprima “Itinerari della Memoria”, un percorso turistico curato dagli allievi del Professionale di Tricase. Successivamente la discussione sarà allietata da un momento musicale e recitativo intitolato “Dialoghi in Concerto”. L’arpa di Rebecca Cappilli e alcune letture interpretate dall’attore Donato Chiarello del teatro “Calandra” faranno da sottofondo alla proiezione delle foto di Auschwitz- Birkenau “Gli ebrei a Tricase Porto e Santa Maria al Bagno”. A chiusura del convegno, è prevista la degustazione di un buffet ebraico preparato dall’Ipssar “A. Moro”di Santa Cesarea Terme.

L’assessore alla Cultura, Nunzio Dell’Abate ha così commentato il palinsesto a ricordo degli eccidi dell'Olocausto: «In una cornice di musica, teatro e gastronomia la manifestazione “Dialoghi della memoriavuole essere un confronto e una riflessione per le nuove generazioni affinché a queste siano trasmesse le esperienze di cittadinanza attiva e di educazione alla legalità». «L’intento» aggiunge l’assessore «è sia quello di ricordare il grande slancio umanitario che i nostri conterranei hanno profuso nei confronti dei profughi ebrei sia quello di lanciare le basi di un percorso turistico-religioso-culturale comune a tutti quei paesi che si distinsero per l’accoglienza».

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