domenica 24 gennaio 2010

«Sono stato raggirato». Non era vero: denunciato


Tricase - Finge di essere stato raggirato da una compagnia telefonica ma i Carabinieri di Tricase scoprono l'inganno e così alla fine il protagonista della vicenda è stato denunciato per tentata truffa e calunnia.

Lo scorso mese di settembre S.P., un 47enne del posto, si era presentato presso gli uffici del Comando dei Carabinieri dove aveva denunciato di aver ricevuto una cartella esattoriale relativa a mancati pagamenti di un servizio di telefonia mobile. Davanti agli agenti l’uomo aveva dichiarato che contattando il gestore telefonico proprietario di quell’utenza cellulare, aveva appreso che godeva di un contratto di fornitura di servizi radiomobili intestato a suo nome e da lui stesso firmato.
S. P. aveva dichiarato però di non conoscere quel numero di telefonia mobile indicato nella cartella esattoriale e, pertanto, aveva deciso di sporgere denuncia al gestore telefonico per truffa, acquisizione e utilizzo illecito dei suoi dati personali.

I militari hanno subito avviato le indagini al fine di poter risalire a chi, illecitamente, aveva fatto utilizzo delle generalità del denunciante falsificandone la firma. Acquisito il contratto contestato i Carabinieri sono risaliti all’agente che, per conto del gestore di telefonia, aveva stipulato il contratto. Il responsabile, titolare di un centro di servizi per la telefonia con sede a Lecce, non ha esitato a riconoscere il contratto che, lui stesso, aveva fatto sottoscrivere consensualmente a S.P. perché quest’ultimo aveva dimostrato l’intenzione di cambiare operatore telefonico e, per questa ragione, si era rivolto al suo centro servizi.
Ulteriori accertamenti hanno verificato che non solo la documentazione in possesso dell’agenzia di servizi era regolare e corretta ma la firma apposta sul contratto era per giunta autentica. E non basta. Il numero di telefono che S.P. dichiarava di non conoscere era lo stesso che il gestore di telefonia aveva temporaneamente attivato a suo nome nell’attesa della portabilità.

Alla luce di quanto emerso durante le indagini, S.P. è stato denunciato in stato di libertà alla magistratura per reato di tentata truffa e calunnia ai danni dell’operatore telefonico.

Fonte:«Il Nuovo Quotidiano di Puglia» del 23 gennaio 2010

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