martedì 8 dicembre 2009

Le barche dei turisti al posto dei gozzi: la nautica è un lusso


Il no dell'amministrazione

Secco no da parte
dell’attuale amministrazione sulla questione dei gozzi di Tricase Porto. «Non possono essere garantiti privilegi o altre forme di assistenzialismo» dichiara il consigliere delegato alla questione porto, Francesco Cito «bisogna partire dal presupposto che la nautica è un bene di lusso e va quindi pagato».

Ferma è dunque la volontà dell’esecutivo Musarò nel trasformare i 10 metri del bacino portuale di Tricase in un porto turistico all’avanguardia, garantendo non solo sicurezza ma servizi di cortesia più adeguati ai residenti e agli eventuali turisti.
Nel frattempo i diportisti dinanzi alle contestazioni di Libeccio sono sul piede di guerra e allarmati hanno lanciato una diffida nella quale pregano l’attuale amministrazione “di non favorire alcun soggetto”.

La denuncia degli ex pescatori non avrebbe i giusti consensi perché il consiglio comunale avendo già approvato il regolamento dei posti barca non potrebbe ora più intervenire, a meno che la giunta riconsiderando la posizione di questa categoria come custode di memoria storica, non stipuli una convenzione con la società privata, accollandosi per una tantum, i costi del fitto in cambio di alcuni servizi forniti dalla stessa associazione.
«Riconosco le difficoltà economiche di questa categoria» ribatte il sindaco Antonio Musarò «e non a caso abbiamo mediato in comune accordo con gli ex pescatori e la società privata che ha in affido il porto, riuscendo a stabilire a loro favore una rateizzazione dei canoni di fitto».

Fonte:«Nuovo Quotidiano di Puglia» del 07/12/2009

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