venerdì 16 ottobre 2009

Disabilità e integrazione scolastica. I timori dei lavoratori


Gagliano del Capo - Futuro incerto per gli operatori socio assistenziali dell’ambito territoriale di Gagliano del Capo. È avvenuto ieri mattina la vertenza tra il sindaco capofila dell’ambito, Antonio Buccarello e il sindacato, la Federazione Sindacati Indipendenti rappresentata dal delegato Dario Cagnazzo. Nell’incontro durato più di due ore e mezza, le parti sono convenute alla modifica contrattuale a favore dei 23 lavoratori ai quali è stata promesso un contratto a tempo determinato di 12 ore settimanali fino al mese dicembre di quest’anno anziché il paventato contratto a progetto.

Malgrado il positivo risultato raggiunto, i lavoratori destano ancora forti esitazioni.
Dopo dicembre, per loro, nessuna garanzia. Gli oss si sentono traditi per il fatto di non essere venuti a conoscenza da parte del comune del processo di esternalizzazione del servizio, affidato – da alcuni mesi – ad una cooperativa, vincitrice dell’appalto. «Ciò che ci rammarica – spiega un’operatrice – è che dopo essere stati scelti selettivamente tramite una procedura concorsuale, saremo blandamente sostituiti dal personale ausiliare. Gli basterà aver svolto appena 30 o 40 ore di corso per assistere disabili con gravi patologie fisiche e psichiche».

Il sindacato contesta il fatto che gli Ata non possono assolutamente assumere mansioni assistenziali. «L’ambito territoriale – sostiene il rappresentante Dario Cagnazzo - confonde l’assistenza di base ovvero ausiliare tipica dei lavoratori di categoria A con i lavoratori di categoria B che oltre avere l’esperienza per affrontare certe situazioni, posseggono anche conoscenze specialistiche fornite da specifiche procedure di abilitazione come asserisce il contratto collettivo nazionale del 31 marzo 1999». La perplessità della Fsi sta nell’aver indetto due anni fa un concorso nel quale esplicitamente si richiedeva qualifiche di settore.

Il sindaco di Gagliano di Gagliano dinnanzi alle dichiarazioni, ribatte : «Le attuali leggi parlano chiaro. L’accordo ministeriale del 2001 e poi il decreto Gelmini stabiliscono che l’assistenza di base è una prerogativa del dirigente scolastico che ha il dovere di organizzare corsi per il proprio personale Ata». Ma c’è ma. Le scuole non sono preparate ad accogliere questa competenza e sfuggono al problema. «Per questa ragione – prosegue il sindaco di Gagliano del Capo – noi dell’ambito territoriale abbiamo utilizzato nel corso di questi ultimi anni soluzioni tampone». Prima la procedura concorsuale del 2007 con la conseguente graduatoria confermata per più di due anni, poi, l’ultima risposta all’emergenza con la delibera n. 25 del 25/09/09 dove sono state stanziati, con la sottoscrizione di istituti scolastici, enti locali e asl, 20 mila euro per l’esplicazione del servizio tramite l’assunzione di 23 assistenti di base.

«Ora gli interlocutori non siamo più noi, gli enti locali» – prosegue Antonio Buccarello primo cittadino di Gagliano del Capo - «bensì la mera competenza per la ricerca degli assistenti di base sarà affidata alle scuole. Secondo il decreto, gli enti locali dovranno occuparsi invece dell’assistenza specialistica ovvero della ricerca di figure come educatori professionali o logopedisti». Una questione, l’integrazione scolastica dei disabili, che urge al più presto una soluzione. La prossima settimana il sindaco di Gagliano chiamerà gli altri 14 sindaci del distretto socio sanitario per avviare un tavolo istituzionale e definire ufficialmente le competenze tra scuole, asl e comuni.

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