venerdì 2 ottobre 2009

Il rimpasto non piace e dal Pd chiedono le dimissioni del sindaco


Tricase - La notizia del dissenso tra i consiglieri di maggioranza e del varo della nuova giunta fa il giro della città in pochissimi minuti.
Da una parte gli sconfitti, i silurati. Dall’altra chi ha deciso di mandare a casa Antonio Scarcella (Pdl) e i rappresentanti delle liste collegate alla Pdl, Ippazio Cazzato (Azzurro Popolare) e Claudio Pispero (La Puglia Prima di Tutto).

Vacilla l’alleanza Udc-Pdl, e aumentano i veleni. Non a caso sei consiglieri della maggioranza (Agostino Longo, Rocco Martella, Walter Stefanelli, Antonio Giannini, Andrea Sodero e Pasqualino De Marco) non si sono presentati ieri al consiglio comunale in vista della nomina ufficiale delle deleghe assessorili. Una giunta che attende ancora la conferma ufficiale e che nei fatti non ha il lasciapassare di tre consiglieri dissidenti: Andrea Sodero, Walter Stefanelli e Agostino Longo che non intendono dare il loro voto di fiducia al nuovo organigramma.

Francesco Cito, consigliere collegato alla lista “per Antonio Musarò sindaco” chiede «un atto di responsabilità da parte di tutti i consiglieri e di smettere di difendere le proprie posizioni personali». E mentre annuncia tutta la sua contrarietà con la seria volontà di presentare prossimamente le dimissioni – a suo dire irrevocabili – la bufera in giunta non si placa. «Basta con i personalismi, la città ha tanti problemi e ha bisogno di risposte immediate» – prosegue il consigliere Cito, lasciando sottintendere la “mano invisibile” di noti esponenti nazionali che nel corso di questo anno e mezzo hanno esercitato forti pressioni sull’esecutivo Musarò.

Ma a conti fatti, il nuovo organigramma non solo avrebbe cambiato i nomi ma anche il suo orientamento. Ci sarebbero – a dire di alcuni consiglieri – differenze profonde tra l’attuale giunta e quella scelta durante le elezioni del 2008. Nel nuovo “cambio di guardia” alle poltrone, a pagarne le spese sarebbero stati tre assessori della Pdl a favore dei tre esponenti (Vincenzo Ruberto, Bartolo Esposito e Rita Scolozzi) con posizioni politicamente vicine - ufficialmente per i primi due e “ufficiosamente” per l’assessore tecnico ai servizi sociali - alla linea centrista dell’Udc.

Nel frattempo non sono mancate le reazioni sull’attuale quadro di maggioranza. Il numero uno del movimento Azzurro Popolare, il consigliere regionale Aldo Aloisi, ha manifestato il suo disappunto all’estromissione di Ippazio Cazzato, mentre il fair play di Claudio Pispero non va al di là di della semplice spiegazione “di accettare la scelta del sindaco”.

Dal Pd Alfredo De Giuseppe commenta che «visto l'esito negativo e deludente del consiglio comunale di giovedì scorso disertato da lacuni consiglieri di maggioranza credo sia giunto il momento per il sindaco Musarò di dare le dimissioni evitando la prosecuzione di questa crisi in atto da mesi che è controproducente per l'intera comunità di Tricase. Le dimissioni ora ci consentirebbero di votare già a marzo scongiurando un commissariamento che graverebbe dsul paese per un altro anno».

È chiaro comunque che la rimodulazione dell’esecutivo non piace e al momento sembra lontana una possibile riconciliazione tra i vari schieramenti. Non a caso si avvertono pericolosi scricchiolii e appare evidente che, con le scelte di oggi, il primo cittadino sarà costretto, a distanza di un anno e mezzo dalla sua vittoria elettorale, ad aprire una resa dei conti nei confronti dei partiti che compongono la sua maggioranza.

Fonte: «Nuovo Quotidiano di Puglia» del 03/10/2009

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