giovedì 1 ottobre 2009

Nuova Giunta, ma in Consiglio è caos


Tricase – Il consiglio comunale di Tricase va “in vacanza”, tra le tacite diatribe politiche. Ieri sera non è stato raggiunto il numero legale per aprire i lavori. L’episodio ha accentuato la rabbia degli operai Adelchi che hanno reagito imprecando, sbraitando e facendo saltare persino in aria alcune sedie. Eppure, con un comunicato stampa il sindaco di Tricase, Antonio Musarò dichiara il varo della nuova giunta, staccando finalmente la spina all’attuale amministrazione che politicamente, per via della rottura del quadro di maggioranza, dava da quasi tre mesi l’elettroencefalogramma piatto.

Dopo estenuanti mediazioni, finiscono i giri di valzer e Musarò porta a termine il procrastinare di una situazione politico-amministrativa agonizzante e distratta, segno di una crisi effettiva.
Rispetto all’elezioni del 2008, il rimpasto comunale fa cambiare buona parte dei nomi. Del primo esecutivo rimangono solo quattro superstiti su sette. Due mantengono le cariche precedenti: Giuseppe Cazzato con delega alla politica e igiene ambientale e Vito Zocco all’innovazione tecnologica. Viene scalzato, invece, Claudio Pispero che perde la carica sia di vicesindaco che di assessore. La sua poltrona passa al nuovo vicesindaco Nunzio Dell’Abate che però continua a mantenere la delega alla cultura, mentre Rocco Piceci conquista la delega alla attività produttive. New entry con Vincenzo Ruberto che occupa l’assessorato ai lavori e opere pubbliche, mentre il sindaco, Antonio Musarò, prende con sé la delega all’urbanistica.

Un tourbillon iniziato con la nota lettera del 23 luglio in cui tre assessori e parte dei consiglieri di maggioranza sostenevano che «nel corso dell’ultimo anno, il quadro politico nell’ambito del consiglio comunale si era modificato, portando ad una diversa composizione dei gruppi, da cui la necessità di valutazioni di opportunità politico-amministrativa, indotte sia da esigenze di carattere generale, relative al mutato contesto politico di riferimento, sia per perseguire con rinnovato slancio la realizzazione degli specifici programmi politico-amministrativi prefissati».
Il primo sentore c’era stato già alla composizione della giunta, lunga e faticosa, in cui erano riemerse le logiche partitiche. Poi, i primi mesi di governo cittadino, con l’impressione crescente che la maggioranza non si fosse propriamente unita prima del voto e dove ciascun componente camminasse per proprio conto e non come una squadra. Fino ad arrivare alla rottura. La dura presa di posizione dei tre componenti della Pdl ha poi determinato l’uscita di scena, a beneficio di Rita Scolozzi (unica donna in giunta), dell’assessore ai Servizi Sociali, Antonio Scarcella e dell’assessore alla Pubblica Istruzione Ippazio Cazzato che aveva maldestramente osato candidarsi alla provinciali. L’Udc, come si supponeva, ha alzato la voce in consiglio, riacquistando il suo assessorato in giunta con Bartolo Esposito che assume su di sé la delega “pesante” alle finanze e bilancio.

Una scelta meditata fin troppo a lungo che però ha bloccato l’intera macchina amministrativa. Ora il sindaco, Antonio Musarò, senz’altro, giocherà al rilancio amministrativo della sua nuova coalizione nel tentativo di fugare ogni chiacchiera politica, riportando al centro le istanze della cittadinanza.

Fonte «Nuovo Quotidiano di Puglia» del 02/10/2009

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