giovedì 15 ottobre 2009

Bilancio approvato con una maggioranza da "votofinish"

IL CONSIGLIO COMUNALE DI TRICASE

Dopo numerosi rinvii si è tenuta l'assemblea: braccio di ferro sulla nomina degli assessori

Maggioranza risicata ma valida. Nove consiglieri con qualche cambio di casacca. Pantaleo Sodero della “Lista civica per Musarò” passa alla Pdl, partito che incide sempre più nell’esecutivo del primo cittadino. Ma il varo di giunta stenta a decollare e il sindaco ne giustifica l’azzeramento «per ragioni puramente politiche e non programmatiche». Segno che il momento di difficoltà in cui vive la coalizione è ancora attuale, anche se da parte di tutti i componenti del governo c'è la fervida volontà di proseguire la corsa.

Tre ore e mezza di seduta comunale in cui gli animi, a tratti, si sono immediatamente incendiati. Antonio Musarò decide di non scoprire le carte e dopo aver esposto le sue motivazioni riguardo alla sua azione politica, “omette” consapevolmente i particolari sulla nomina degli assessori. Tallone d’Achille che la sinistra coglie al volo, facendo immediatamente outing. Con in mano le cinque notifiche controfirmate dallo stesso sindaco, i consiglieri di minoranza, nel corso della seduta, elencano con tono quasi canzonatorio le nomine. La giunta c’è, ma volontariamente il centrodestra tace perché sa che le lotte intestine non si sono ancora placate e che da un giorno all’altro la situazione in giunta potrebbe per l’ennesima volta cambiare. Le notifiche finora attuate dicono che cinque sono le deleghe affidate su sette con due incarichi in attesa di conferma da parte di Nunzio Dell'Abate e Rocco Piceci.

Il presidente del Pd Alfredo De Giuseppe prende la parola e illustra alla platea gli spasmi di una giunta che a partire dal 20 maggio ha avuto il suo tracollo, culminato poi con la leggendaria lettera del 23 luglio. Senza pietà vengono snocciolati caso per caso i rapporti non idilliaci tra Musarò e la sua maggioranza e da tutta l’opposizione viene chiesto a gran voce “le dimissioni per dignità”: una maniera per svincolarsi dai personalismi dei suoi consiglieri e degli assessori che “politicamente” tengono il sindaco in ostaggio.

Ma il centrodestra smentisce affermando che sono “mere illazioni da campagna elettorale” e conferma la sua piena intenzione di governare il paese. E lo dimostra con i fatti, approvando il bilancio di riequilibrio. Cosimo D'Aversa, funzionario tecnico del settore ragioneria fa sapere al consiglio che rispetto al bilancio di previsione ci sono dei leggeri squilibri. Le entrate nelle casse comunali sono fortemente diminuite. In particolare il gettito dell’addizionale Irpef è stato decurtato intorno al 7% - 8% a causa della forte crisi economica che investe l’intero paese. Stessa storia per l’Ici il in forte riduzione, dove le entrate hanno subito un calo intorno ai 50-60 mila euro. L’unica entrata positiva è la Tarsu che si attesta intorno ai 30 mila euro. Invece le spese presunte per i rimborsi sono risultate nettamente superiori alle previsioni: il comune dovrà versare circa 201 mila euro anziché i 161 euro supposti. Alla fin della fiera, malgrado le uscite, il bilancio è in equilibrio, anche se d’ora in poi nelle casse comunali ci sarà a disposizione poca liquidità.

Per questa ragione i consiglieri di minoranza hanno caldeggiato l’uso di una politica a favore del risparmio energetico e hanno messo in evidenza la necessità di dirottare alcune uscite per la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Il sindaco di Tricase, Antonio Musarò, non se l’è lasciato dire due volte e in prima persona ha ribattuto alla provocazione. Ha sottolineato che a causa delle lungaggini burocratiche solo adesso sono avvenute le gare di appalto e che molto presto circa 300 mila euro verranno messi a disposizione per l’adeguamento delle opere pubbliche e la costruzione dei parcheggi di piazza Caserta.

Fonte: «Nuovo Quotidiano di Puglia» del 15/10/2009

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