giovedì 26 novembre 2009

«Veterinari, no al trasloco»


Tricase - Accuse e risposte sul trasferimento del servizio

Fibrillazione tra le componenti dell'esecutivo
per il servizio veterinario di Tricase. Lunedì in consiglio comunale la minoranza consiliare aveva proposto un'interrogazione urgente, sollevando la sua preoccupazione per l'effettiva dislocazione da Tricase a Specchia del servizio veterinario. Il centrosinistra si chiedeva se l'amministrazione fosse realmente a conoscenza del trasferimento. Un fatto grave che avrebbe determinato un impoverimento degli stessi servizi offerti alla pubblica cittadinanza. In tutta risposta all'interrogazione la maggioranza aveva rassicurato la minoranza che il servizio si sarebbe trasferito ma sempre nell'ambito territoriale tricasino, ovvero nell'ex scuola elementare di Depressa.

Malgrado le previsioni, però, i camion della mattinata di ieri che trasportavano le suppellettili degli uffici veterinari andavano verso Specchia. Immediato è stato l'intervento del sindaco che ha chiesto in mattinata un incontro con il dirigente dell'Asl Lecce, Franco Sanapo, per risolvere l'emergenza.
«Problema di comunicazioni incrociate, ma ora è tutto a posto» garantisce l'assessore Claudio Pispero «confermiamo l'impegno formale che abbiamo assolto: il servizio si terrà a Depressa, tuttavia è necessario coincidere i tempi nostri con quelli dell'Asl» spiega l'assessore alle Politiche sociali.

Nell'incontro di ieri tra il sindaco Antonio Musarò ed i massimi dirigenti della ASL Scoditti e Sanapo sono convenuti che provvisoriamente il servizio resterà sì a Tricase spostandosi all'ex Tribunale, sede formalmente assegnata alla Guardia di Finanza che, al momento, però, resta in attesa delle autorizzazioni romane. Perciò per giungere a Depressa si dovrà aspettare un po'. «Da 15 giorni a 30 giorni» garantisce il sindaco Musarò, «il tempo per effettuare da parte nostra adeguamenti per quel che ci compete: l'impianto elettrico e la sistemazione dei servizi igienici, pitturazione ecc. come pattuito. Il resto è di competenza della ASL ».

Il problema del trasferimento è una questione che risale a circa un anno fa. Numerose sono state le ipotesi per la sua dislocazione: dalla locazione del servizio presso un appartamento privato, le cui spese se le sarebbero allocate entrambi gli enti fino a giungere a un accordo con la dirigenza sanitaria per passare completamente il servizio a Depressa. «Per il momento l'edificio dell'ex scuola materna è inagibile» prosegue il primo cittadino, «il mio intento è costruire la Cittadella della salute, per dare maggiore fruibilità e evitare inutili dislocazioni dei diversi reparti».

Fonte: «Nuovo Quotidiano di Puglia» del 25/11/2009

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