Femministe in protesta contro la decisione del consiglio |
Ieri il consiglio costituzionale francese aveva abrogato con effetto immediato la legge sulle molestie sessuali, perché ha considerato la norma era "troppo vaga" ovvero il codice penale non definisce con sufficiente "chiarezza e precisione" il reato di molestie, permettendo così un'eccessiva libertà di interpretazione ai giudici.
L'intervento deciso dalla corte ha creato però, secondo le organizzazioni femministe, un vuoto giuridico. A questa presa di posizione si sono aggiunti numerosi movimenti di sinistra e dai sindacati e dall'attuale ministro per la Solidarietà, Roselyne Bachelot, che ha invitato il prossimo parlamento a provvedere "d'urgenza".
Il candidato socialista, François Hollande, ha promesso che in caso di vittoria allle elezioni presidenziali del 6 maggio, si impegnerà a far approvare una nuova legge.
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