venerdì 11 maggio 2012

IL CASO. #Occupyabai, la variante russa. Diritti civili, riforme, nuove elezioni

I manifestanti al Chistye Prudy boulevard
Da tre giorni più di 1500 attivisti hanno organizzato un sit-in anti-Putin nella Chistye Prudy boulevard, la zona centrale moscovita. I manifestanti chiedono al neopresidente russo la liberazione dei prigionieri politici, riforme politiche e nuove elezioni

Dalle "passeggiate del popolo" al raduno pacifico in pieno stile Zuccotti Park. Nel mondo di twitter il nuovo movimento moscovita è stato battezzato come #occupyabai, risultando il secondo topic trend del social network. Sotto la statua del poeta kazako, Abai Kunanbayev, intellettuali, studenti, famiglie chiedono pacificamente il "rispetto dei loro diritti di base", come elezioni oneste, stampa libera e la liberazione dei leader politici. A capo di questa nuova ribellione ci sono il diciannovenne attivista Ilya Yashin, leader di Solidarnost, e Ksenia Sobchak, figlia dell'ex sindaco di San Pietroburgo, giornalista ed ex starlette televisiva riconvertitasi in pasionaria della piazza.

VIDEO #OCCUPYABAI, LA MANIFESTAZIONE

FOTOGALLERY GLI INDIGNADOS RUSSI


#OccupyRussia, la protesta. Da tre giorni più di 1500 persone hanno occupato la Chistye Prudy boulevard, la zona centralissima della capitale moscovita. "Dobbiamo dimostrare che siamo uniti e concentrare tutte le nostre forze qui a Chistye Prudy", ha dichiarato Ksenia Sobchak. "Rimarremo almeno fino alla liberazione di Navalny e Udaltsov" ovvero i due leader del movimento condannati a 15 giorni di detenzione amministrativa per resistenza a pubblico ufficiale, durante una delle manifestazioni della settimana scorsa. "Quando saremo ancora di più - spiega Ilya Yashin - ci sposteremo in un luogo più capiente e questo
finché saremo così tanti che non potranno ignorarci". Difficile prevedere l'evoluzione della manifestazione. "Finora la polizia si è comporta bene ma se gli agenti interverranno contro cittadini pacifici, stavolta reagiremo", racconta un attivista di #OccupyAbai.

Nervosismo al Cremlino. Mentre l'entusiasmo degli attivisti sale, l'umore del Cremlino è cambiato da domenica scorsa in seguito anche ai violenti scontri tra la polizia e i manifestanti. Immediata la risposta della presidenza russa. Secondo quanto riportato dal giornale Afisha, Dmitri Peskov, portavoce di Putin ha definito "illegale" l'iniziativa e ha promesso che presto "verrà ristabilito l'ordine". La stampa russa già ipotizza che con tutta probabilità, il neopresidente Vladimir Putin rinuncerà a partecipare al vertice G8, negli Usa. Il timore è dovuto proprio alla situazione in patria e soprattutto alla possibilità di ricevere critiche da parte degli altri capi di Stato.

Fonte: La Repubblica.it del 11 maggio 2012

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