martedì 15 maggio 2012

Russia. Mosca, arriva l'ordine di sgombero. Domani si temono scontri e tensioni

Il raduno a Chistye Prudi
Il Tribunale chiede la fine del presidio anti-Putin, ma i dimostranti non cedono. L'occupazione pacifica si sposta davanti al teatro Bolshoi, a due passi dal Cremlino. E intanto Medvedev consegna al presidente la lista del nuovo governo.

MOSCA - Da #OccupyAbai a #OccupyKarl. Il movimento anti Putin sceso in piazza sul modello degli "indignados" europei e di Occupy americano si ingrandisce mentre arrivano i primi segnali di repressione. Questa mattina su decisione del tribunale di Mosca è stato sgomberato il campo di protesta nei giardini di Chistye Prudi. Hanno tempo fino alle 12 di domani. "Un tribunale non può vietare alle persone di riunirsi in parchi o viali", ha dichiarato Ilya Yashin, leader dell'opposizione. Da qui la proposta di un deputato del parlamento russo, Ilya Ponomarev, di spostarsi in piazza Teatralnja, sotto le mura del Cremlino e sotto la statua del filosofo tedesco Karl Marx.

FOTOGALLERY Il campo anti-Putin si sposta verso il Cremlino
VIDEO Mosca, lo sgombero del campo di OccupyAbai


La decisione dello sgombero. È stata la corte di Basmanny ad accogliere la richiesta dei residenti del quartiere che denunciavano la sporcizia e il rumore generato dagli "occupanti". Il comune di Mosca ha già stimato i primi danni causato dal sit-in pacifico, che secondo le autorità ammontano a 650mila dollari mentre i manifestanti sostengono di aver rispettato l'area occupata e di averla mantenuta pulita, che il prato era rovinato già prima del loro arrivo e che sono comunque disposti a rimetterlo a posto a proprie spese.

Nuove 'passeggiate'. Dopo gli scrittori, sabato 19 maggio scendono in piazza, nella capitale russa, anche gli artisti. Venticinque pittori chiedono il "diritto di passeggiare" nella propria città, senza il permesso delle autorità e senza il rischio del carcere. Come è successo, invece, al blogger Alexei Navalny, condannato a 15 giorni di carcere per aver partecipato alla protesta. Tra i promotori dell'iniziativa, chiamata "Museo nomade dell'arte contemporanea", vi è il critico d'arte Yuri Samodurov. "Ogni artista camminerà con in mano una propria opera. Vogliamo portare i nostri lavori in strada, parlare non solo attraverso parole ma anche le immagini visive", ha spiegato Samodurov.

La condanna dei social network. E parte anche la campagna anti-social media per tentare di bloccare uno degli strumenti vitali per l'organizzazione delle proteste. Facebook e Twitter sono da considerare come "strumenti per coordinare attività estremiste". Alexander Khinshtein, parlamentare del partito di maggioranza, ha chiesto alle autorità di intervenire contro gli utenti dei social network che hanno supportato le proteste anti-governative sfociate il 6 maggio in scontri violenti con la polizia a Mosca.

Carta di credito anticorruzione. Il blogger Aleksey Navalny ha raggiunto un accordo con una banca per realizzare una carta di credito che sostenga le sue attività. L'1% degli acquisti e delle altre transazioni sarà infatti accreditato sul il fondo di lotta contro la corruzione. Chi la utilizzerà potrà, in questa maniera, sovvenzionare la RoSpil, l'organizzazione fondata dal blogger per denunciare mazzette e imbrogli. La carta in co-branding sarà lanciata nel mese di luglio.

Le consulazioni per il governo di Medvedev.
In questo clima di grande fermento politico il premier Medvedev ha intanto consegnato al presidente Putin la lista con i nomi dei candidati ministri. Nulla però è trapelato ufficialmente. Stando a quanto riportato dai quotidiani russi, la composizione dell'esecutivo sarà annunciata quando Medvedev tornerà dal G8 di Washington. Secondo quanto riferito dallo stesso Medvedev, il gabinetto sarà rinnovato all'80%. Il totoministri vede Igor Shuvalov sulla poltrona di primo vicepremier. Igor Sechin - vicepremier vicino a Putin ma in rapporti tesi col nuovo primo ministro - potrebbe essere invece allontanato dall'esecutivo, ma rimanere alla guida della politica energetica del Cremlino, entrando nel cda della holding statale del gas e petrolio, Rosneftegaz. Dopo l'approvazione delle proposte di Medvedev, il passo successivo, per Putin, sarà definire lo staff presidenziale.

fonte: La Repubblica.it del 15/06/2012

Nessun commento:

Posta un commento