mercoledì 30 maggio 2012

LA SENTENZA. Ex presidente della Liberia Taylor condannato a 50 anni di carcere

Colpevole per 11 capi d'accusa per favoreggiamento e aiuto dei ribelli durante il conflitto in Sierra Leone. È il primo ex capo di Stato ad essere condannato da una corte internazionale per crimini di guerra e contro l'umanità dalla seconda guerra mondiale

Charles Taylor, l'ex presidente liberiano
LEIDSCHENDAM - L'ex presidente della Liberia, Charles Taylor, è stato condannato a 50 anni di reclusione dal tribunale speciale colpevole di crimini contro l'umanità e di guerra durante il conflitto in Sierra Leone. Taylor era accusato di aver armato i ribelli nella guerra civile tra il 1991 e il 2002. Secondo i giudici, l'uomo "non fu solo un fornitore di armi o un finanziatore", ma piuttosto "l'artefice di uno dei capitoli più sanguinosi della storia dell'invasione di Freetown", la capitale del paese africano che confinava con la Liberia.

Il processo all'ex presidente liberiano era iniziato nel gennaio del 2007. La pubblica accusa aveva chiesto lo scorso 3 maggio una condanna ad 80 anni di carcere, sottolineando "l'enormità" dei crimini commessi dall'imputato. I suoi legali avevano ritenuto la richiesta "eccessiva" e per questa ragione avevano domandato che il loro assistito non venisse condannato all'ergastolo.

Presidente della Liberia dal 1997 al 2003, è stato arrestato nel 2006 in Nigeria. Già il mese scorso, il tribunale l'aveva giudicato colpevole di undici imputazioni di crimini contro l'umanità e crimini di guerra - fra cui stupri, omicidi e saccheggi commessi fra 1996 e 2002 in Sierra Leone - per aver garantito assistenza logistica e sostegno ai ribelli del Fronte rivoluzionario unito (Ruf) che si macchiarono dell'uccisione di decine di migliaia di persone e arruolarono bambini soldato durante la guerra civile della sierra leone (1991-2001). In cambio del sostegno, Taylor riceveva "diamanti" raccolti da schiavi. Secondo l'accusa, l'ex capo di stato liberiano "aiutò e incoraggiò" una campagna di terrore volta ad ottenere il controllo della Sierra Leone con l'obiettivo di mettere le mani sui suoi diamanti, durante un conflitto civile costato 120mila morti e contrassegnato anche da numerosi atti di cannibalismo e mutilazioni.

Nonostante la sentenza, l'uomo però continua a dichiararsi innocente ed è molto probabile che presenterà  ricorso. Secondo la Bbc, il processo d'appello potrebbe durare fino a sei mesi. Taylor è il primo capo di stato africano condannato dalla giustizia internazionale dai processi di Norimberga contro i nazisti dopo la Seconda Guerra mondiale.

fonte: La Repubblica.it del 30 maggio 2012

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