Charles Taylor, l'ex presidente liberiano |
Il processo all'ex presidente liberiano era iniziato nel gennaio del 2007. La pubblica accusa aveva chiesto lo scorso 3 maggio una condanna ad 80 anni di carcere, sottolineando "l'enormità" dei crimini commessi dall'imputato. I suoi legali avevano ritenuto la richiesta "eccessiva" e per questa ragione avevano domandato che il loro assistito non venisse condannato all'ergastolo.
Presidente della Liberia dal 1997 al 2003, è stato arrestato nel 2006 in Nigeria. Già il mese scorso, il tribunale l'aveva giudicato colpevole di undici imputazioni di crimini contro l'umanità e crimini di guerra - fra cui stupri, omicidi e saccheggi commessi fra 1996 e 2002 in Sierra Leone - per aver garantito assistenza logistica e sostegno ai ribelli del Fronte rivoluzionario unito (Ruf) che si macchiarono dell'uccisione di decine di migliaia di persone e arruolarono bambini soldato durante la guerra civile della sierra leone (1991-2001). In cambio del sostegno, Taylor riceveva "diamanti" raccolti da schiavi. Secondo l'accusa, l'ex capo di stato liberiano "aiutò e incoraggiò" una campagna di terrore volta ad ottenere il controllo della Sierra Leone con l'obiettivo di mettere le mani sui suoi diamanti, durante un conflitto civile costato 120mila morti e contrassegnato anche da numerosi atti di cannibalismo e mutilazioni.
Nonostante la sentenza, l'uomo però continua a dichiararsi innocente ed è molto probabile che presenterà ricorso. Secondo la Bbc, il processo d'appello potrebbe durare fino a sei mesi. Taylor è il primo capo di stato africano condannato dalla giustizia internazionale dai processi di Norimberga contro i nazisti dopo la Seconda Guerra mondiale.
fonte: La Repubblica.it del 30 maggio 2012
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